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ANTONIO PITARO: UN MEDICO CALABRESE
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ANTONIO PITARO: UN MEDICO CALABRESE

Descrizione

Antonio Pitaro è un personaggio appassionante la cui figura poliedrica non cessa di interessare gli studiosi. Nato a Borgia, in provincia di Catanzaro, verso il 1774, studiò a Squillace e a Napoli. Insegnante a Napoli all’Ospedale militare, medico presso il Real Conservatorio dello Spirito Santo, partecipò ai dibattiti culturali dell’epoca con interventi sul Giornale letterario di Napoli ed alcune pubblicazioni. Fu anche presente nella successiva cosiddetta Rivoluzione partenopea del 1799, e partì con gli esuli verso la Francia dove rimase sino al suo decesso avvenuto a Parigi nel 1832.
La sua posizione di medico, con vaste conoscenze nel campo della fisica, della chimica, della fisiologia, della clinica, gli permise di affrontare meglio economicamente di tanti altri italiani il periodo di permanenza nella turbolenta capitale francese. I biografi italiani dell’epoca evocano Pitaro in quanto medico personale della madre di Napoleone Bonaparte, la corsa Letizia Ramolino. Nessuna traccia risulta però oggi nei documenti ufficiali riguardanti la famiglia di Napoleone. Invece Pitaro appare nei documenti della polizia segreta in quanto probabile spia dell’allora re di Napoli, cioè di Giuseppe Bonaparte.
Pitaro dovette soprattutto sperare nell’indipendenza di tutta l’Italia dal giogo degli stranieri, per austriaci o francesi che fossero. Certo è che il generale Guglielmo Pepe si lamentò per la sua prossima morte: del patriota Pitaro che tuttavia aveva ottenuto l’acquisizione della nazionalità francese subito dopo l’avvento al trono del Re Luigi XVIII e richiesto la prestigiosa Legione d’onore al Re della Restaurazione, non si può sapere per quali servigi resi. Re Luigi XVIII del quale Pitaro in seguito denunzierà, nei suoi scritti, le atrocità del suo periodo di regno, quando altri eventi storici porteranno Luigi Filippo al trono.

Dettagli del Libro

Antonio Pitaro è un personaggio appassionante la cui figura poliedrica non cessa di interessare gli studiosi. Nato a Borgia, in provincia di Catanzaro, verso il 1774, studiò a Squillace e a Napoli. Insegnante a Napoli all’Ospedale militare, medico presso il Real Conservatorio dello Spirito Santo, partecipò ai dibattiti culturali dell’epoca con interventi sul Giornale letterario di Napoli ed alcune pubblicazioni. Fu anche presente nella successiva cosiddetta Rivoluzione partenopea del 1799, e partì con gli esuli verso la Francia dove rimase sino al suo decesso avvenuto a Parigi nel 1832.
La sua posizione di medico, con vaste conoscenze nel campo della fisica, della chimica, della fisiologia, della clinica, gli permise di affrontare meglio economicamente di tanti altri italiani il periodo di permanenza nella turbolenta capitale francese. I biografi italiani dell’epoca evocano Pitaro in quanto medico personale della madre di Napoleone Bonaparte, la corsa Letizia Ramolino. Nessuna traccia risulta però oggi nei documenti ufficiali riguardanti la famiglia di Napoleone. Invece Pitaro appare nei documenti della polizia segreta in quanto probabile spia dell’allora re di Napoli, cioè di Giuseppe Bonaparte.
Pitaro dovette soprattutto sperare nell’indipendenza di tutta l’Italia dal giogo degli stranieri, per austriaci o francesi che fossero. Certo è che il generale Guglielmo Pepe si lamentò per la sua prossima morte: del patriota Pitaro che tuttavia aveva ottenuto l’acquisizione della nazionalità francese subito dopo l’avvento al trono del Re Luigi XVIII e richiesto la prestigiosa Legione d’onore al Re della Restaurazione, non si può sapere per quali servigi resi. Re Luigi XVIII del quale Pitaro in seguito denunzierà, nei suoi scritti, le atrocità del suo periodo di regno, quando altri eventi storici porteranno Luigi Filippo al trono.

Ricardo Guerrieri

Ricardo Guerrieri

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