L’autore, attraverso la narrazione delle pagine, ci fa comprendere che cosa era il feudo, come veniva utilizzato e il motivo delle varie vendite da una famiglia all’altra e che spesso veniva donato per un periodo di tempo per poi essere restituito; il tempo giusto per saldare qualche un debito.
Un territorio quello di Motta San Giovanni che si estende tra il mare e le prime propaggini aspromontane che nella fase di passaggio tra l’età medioevale e l’età moderna attirò gli interessi degli Angioni di Provenza e degli Aragonesi quando poi, durante il XVI secolo nel possesso feudale entrarono in gioco alcune famiglie del patriziato mercantile e commerciale messinese: i Minutolo, i Marquett e i Villadicane per poi proseguire con i Ruffo fino al 1806 anno in cui venne definitivamente abattuta la Feudalità.
L’autore, attraverso la narrazione delle pagine, ci fa comprendere che cosa era il feudo, come veniva utilizzato e il motivo delle varie vendite da una famiglia all’altra e che spesso veniva donato per un periodo di tempo per poi essere restituito; il tempo giusto per saldare qualche un debito.
Un territorio quello di Motta San Giovanni che si estende tra il mare e le prime propaggini aspromontane che nella fase di passaggio tra l’età medioevale e l’età moderna attirò gli interessi degli Angioni di Provenza e degli Aragonesi quando poi, durante il XVI secolo nel possesso feudale entrarono in gioco alcune famiglie del patriziato mercantile e commerciale messinese: i Minutolo, i Marquett e i Villadicane per poi proseguire con i Ruffo fino al 1806 anno in cui venne definitivamente abattuta la Feudalità.